
L’organistrum è un enorme strumento a corde utilizzato nel periodo gotico in ambito monastico per insegnare musica ed eseguire brani sacri. L’essere uno strumento polifonico ne ha probabilmente ispirato il nome, che deriverebbe quindi dal termine organum.
Una delle prime raffigurazioni dell’organistrum si trova nel portico della Gloria della cattedrale di Santiago de Compostela: si può notare come lo strumento sia di grandi dimensioni (anche 2 metri di lunghezza) e sia suonato contemporaneamente da due persone, di cui una addetta esclusivamente a ruotare la manovella.
L’organistrum, si presenta come strumento condiviso e grazie all’azione combinata di due musici riesce a riprodurre una base armonica semplice ma fondamentale. Si guadagna il compito di sostenere e guidare e le composizioni della musica sacra che fino ad allora erano esclusivamente vocali.
Sostenute e stimolate da questa nuova prospettiva le composizioni musicali dell’epoca si sono sviluppate con nuove architetture assumendo forme sempre più elaborate.
Ogni uno dei due musici ha un suo compito ad un livello di competenza diverso, uno dei due gira la ruota a manovella per mettere in vibrazione più corde contemporaneamente che generano un suono multiplo continuo, l’altro aziona dei pulsanti meccanici che variando la lunghezza delle corde cambiano l’armonia prodotta.
Insieme riescono ad essere complementari e funzionali e questa loro sinergia crea una base armonica che tende alla bellezza dell’estetica musicale aprendo nuovi scenari possibili e proiettando così la realtà musicale del XII secolo ad una possibilità di livello superiore.